Fino a dicembre 2022 è possibile installare le colonnine ricarica auto elettriche sfruttando la detrazione al 110% in abbinamento a uno degli interventi trainanti previsti dall’Ecobonus 110. In accoppiata all’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo, le colonnine ricarica auto elettriche, chiamate anche wallbox domestiche, consentono di alimentare i veicoli elettrici a costo zero e grazie all’utilizzo delle energie rinnovabili.
Indice dei Contenuti
In questo articolo parliamo di come installare le colonnine ricarica auto elettriche per casa e condomini con le detrazioni al 110% alimentate da impianto fotovoltaico con accumulo in linea con le opportunità messe in moto dall’Ecobonus. Troverai, inoltre, quali sono le migliori wallbox domestiche in commercio e come sceglierle in rapporto alla potenza erogata in kW, al prezzo e ai limiti di spesa relativi agli ecoincentivi auto. Si aggiunge la mappa delle colonnine ricarica auto elettriche in Italia, aggiornata al 2021, e documentata da Motus-E: la prima associazione italiana costituita da operatori industriali, filiera automotive, mondo accademico e movimenti di opinione per fare sistema e accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica. Uno scenario, infine, sul futuro delle stazioni di ricarica elettriche al 2030 in base allo stanziamento di 750 milioni di euro, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per l’installazione di oltre 21 mila colonnine ricarica ultra-rapida per veicoli elettrici sul territorio nazionale.
I veicoli a emissioni zero e le auto elettriche sono il migliore modo per utilizzare l’energia da fonti rinnovabili con alti gradi di efficienza. E’ certo che il 70% dell’energia elettrica immessa in un veicolo a batteria si trasforma in lavoro utile. Un risultato pressoché irraggiungibile dalle altre tecnologie. Anche pr questo la mobilità elettrica è una delle grandi sfide del settore dei trasporti pubblici e privati. Per avviare la transizione energetica e contrastare la crisi climatica è necessario cambiare alcune abitudini, cercando di ridurre il più possibile il nostro impatto sull’ambiente. Un passaggio epocale che richiede le infrastrutture di ricarica e cioè le colonnine per la ricarica o wallbox (box da muro). Sistemi che permettono di alimentare le auto, le biciclette e le moto attraverso il collegamento con la rete elettrica, oppure tramite impianti fotovoltaici 110. Le colonnine di ricarica possono essere domestiche, condominiali, semi-pubbliche, ma anche pubbliche e mappate nel sistema urbano. La trasformazione dei trasporti verso una mobilità ecologica e sostenibile passa dalla diffusione a livello nazionale delle colonnine di ricarica rapida e ultra rapida di ultima generazione, senza le quali il mercato delle auto elettriche e ibride non può decollare nonostante la tendenza in forte aumento all’acquisto di veicoli a emissioni zero. Sembrano dispositivi semplici, simili a una grossa presa elettrica, ma rispondono a requisiti precisi dal punto di vista della funzionalità, delle prestazioni operative, dell’affidabilità e della sicurezza. Si escludono, infatti, anche dal punto di vista normativo, le installazioni fai da te ed è necessaria la certificazione dell’impianto rilasciata dal tecnico specializzato o dall’azienda installatrice.
Il Gruppo Fondiario Italia offre servizi di installazione di wallbox domestiche certificate e con la possibilità di cessione del credito assieme ai lavori congiunti di Ecobonus e Superbonus 110.
Colonnine ricarica auto 110 per casa e condomini con Ecobonus
La detrazione al 110% prevista dall’Ecobonus per le colonnine di ricarica auto elettriche si applica per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli alimentati a energia elettrica. L’Ecobonus comprende i costi per l’aumento della potenza erogata fino ad un massimo di 7 kW così come sono incluse le opere funzionali alla realizzazione dell’intervento. L’agevolazione, inoltre, vale per le colonnine di ricarica domestiche e non accessibili al pubblico.
Come documenta l’Agenzia delle Entrate, il limite di spesa è fissato a 2.000 euro per case singole o indipendenti, mentre per i condomini il limite di spesa è di 1.500 o 1.200 euro per ogni singola colonnina di ricarica in rapporto al numero che se installino. Il bonus al 110% vale per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022. In dettaglio i limiti di spesa vanno così suddivisi:
- 2.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
- 1.500 euro, per gli edifici plurifamiliari o i condomìni che installino un numero massimo di otto colonnine
- 1.200 euro per gli edifici plurifamiliari o i condomìni che installino un numero superiore a otto colonnine.
Va precisato, inoltre, che la detrazione 110% di Ecobonus e Superbonus, con la possibilità della cessione del credito, è suddivisa in 5 anni per le spese sostenute entro il 2021, mentre le spese nel 2022 vanno ripartite in 4 anni. Per quanto riguarda, invece, la detrazione al 50% rimane valido il limite di spesa a 3.000 con ripartizione su 10 anni.
In uno studio si settore, si anticipa la probabile estensione fino al 2026 degli incentivi per l’acquisto e installazione della rete di ricarica elettrica di potenza standard negli edifici residenziali, con detrazioni fiscali al 50% ripartite in 10 quote annuali di pari importo e calcolate su un ammontare complessivo massimo di 3.000 euro.
Fotovoltaico 110 con accumulo e colonnine ricarica auto elettriche
Al fine di ottenere l’Ecobonus 110 per l’installazione delle colonnine ricarica auto elettriche e le wallbox domestiche occorre che i lavori di efficientamento energetico siano eseguiti assieme agli interventi di isolamento termico (il classico cappotto) oppure di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, e quindi con uno degli interventi trainanti.
Tra le soluzioni di maggiore interesse per raggiungere l’autosufficienza energetica, c’è l’opzione dell’installazione di una pompa di calore abbinata a un impianto fotovoltaico 110 con accumulo. Soluzione vincente perché l’abbinamento consente di ottenere le detrazioni al 110 di Ecobonus e Superbonus. E allo stesso tempo, si può alimentare la colonnina di ricarica auto elettrica grazie all’energia pulita prodotta dall’impianto fotovoltaico e immagazzinata nei sistemi di accumulo.
L’Ecobonus 110 prevede, infatti, l’installazione di pompe di calore e sistemi ibridi assemblati abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo. L’integrazione della pompa di calore con un sistema fotovoltaico consente di ovviare alla distinzione tra lavori trainati e trainanti per la quale il solo impianto fotovoltaico non sarebbe comprensivo delle detrazione al 110 di Ecobonus, essendo incluso nei lavori secondari e quindi solo trainati.
Gli accumulatori hanno molte applicazioni oltre allo stoccaggio dell’energia possono alimentare le colonnine ricarica auto elettriche, elettrodomestici e in impianti di grande taglia perfino alimentare apparecchiature mediche e apparati industriali. In tutti i casi per sfruttare da subito i vantaggi del fotovoltaico 110 è necessario investire nei sistemi di accumulo, evitando di installare un impianto a energia solare standard.
Come funzionano le colonnine ricarica auto elettriche
Le colonnine di ricarica operano attraverso un collegamento fisico tramite cavo, spine e connettori tra due diverse parti, l’auto e colonnina di ricarica, e permettono il trasferimento di energia adeguando la potenza della rete di casa a quella dell’auto elettrica da ricaricare. Nel linguaggio tecnico, si parla di ricarica conduttiva e se ne possono avere di due diverse tipologie: con corrente continua o alternata. In base al tipo di connettore, in genere di Tipo 1 o Tipo 2, il dispositivo offre una velocità diversa di ricarica. La potenza delle wallbox domestiche è espressa in chilowatt e può arrivare fino a 7,5 kW in monofase, altrimenti, optando per altri tipi di configurazione, è possibile raggiungere fino a un massimo di 22 kW in trifase per le stazioni domestiche. Alcuni modelli in commercio offrono anche funzione dual, per effettuare due ricariche contemporaneamente. Come anticipato, i tipi di connettori più diffusi dal punto di vista tecnico e in commercio, sono:
Connettore Tipo 1. Si compone di una spina monofase standard per veicoli elettrici provenienti dall’America e dall’Asia e permette di ricaricare l’automobile a una velocità massima di 7,4 kW, in base alla potenza di ricarica del pacco di batterie dell’auto e della capacità della rete elettrica.
Connettore Tipo 2. Si compone di una spina a tripla fase in virtù di cavi aggiuntivi per far passare la corrente. In questo modo, il tempo di ricarica dell’auto è più veloce. Per colonnine di ricarica domestiche, la velocità di ricarica massima è di 22 kW, mentre le stazioni di ricarica pubbliche arrivano a una potenza di 43 kW.
Per quanto riguarda i tempi di ricarica, è sufficiente considerare che la maggior parte delle auto in commercio ha un’autonomia che va dai 150 km ai 400 km, pari a un pacco batteria che va da 16 kWh a 30- 40 kWh. In media, i veicoli in commercio hanno un’autonomia di 6-8 km/kWh, ciò vuole dire che servono all’incirca 0,17-0,125 kWh/km.
Prezzi e modelli delle migliori colonnine ricarica auto elettriche in commercio
La Wallbox Pulsar plus è di certo tra le colonnine di ricarica più gettonate. Il prezzo medio in commercio oscilla attorno ai 900 euro. Ha un potenza di ricarica fino a 7.4kW (monofase), munita di cavo e compatibile con tutti i veicoli elettrici di Tipo 2. Appetibile proprio perché provvista di connettività wifi e bluetooth e si gestisce facilmente da smartphone attraverso l’app.
Ottimo compromesso tra potenza e prestazioni è la tedesca Heidelberg Home Eco. Sul mercato è disponibile attorno ai 600 euro, è munita dell’attacco Tipo 2 e con una potenza di 11 kW. Il punto debole è che è priva di ricarica programmabile e di bluetooth.
Tra le top di gamma segnaliamo la Wallbox Copper SB, con potenza di ricarica fino a 22kW e compatibile con tutti i veicoli elettrici di Tipo 1 e Tipo 2. E’ dotata di una presa integrata che consente di ricaricare qualsiasi veicolo elettrico. Ci si collega via Wi-Fi, Bluetooth, Ethernet o 3G/4G (opzionale). È disponibile con una varietà di potenze di ricarica, fino a un massimo di 22 kW a seconda dell’impianto elettrico.
Contattaci per richiedere un preventivo mirato alle tue esigenze e per acquistare una wallbox domestica certificata anche tramite la cessione del credito e le detrazioni al 110 di Ecobonus. Le colonnine ricarica auto elettriche o Wallbox di Gruppo Fondiario Italia sono stazione di ricarica a parete progettata per ricaricare rapidamente e in assoluta sicurezza la tua auto elettrica. Puoi programmare la ricarica nelle ore che preferisci direttamente dal tuo smartphone in modo da poter risparmiare sulla bolletta grazie al servizio di monitoraggio anche in 4G.
Mappa colonnine ricarica auto elettriche
Dati relativi alle esperienze estere, mostrano l’importanza dello sviluppo di una rete infrastrutturale privata. In Norvegia, ad esempio, il 93% delle auto elettriche sono ricaricate da wallbox domestici. In altri casi, il 39% è effettuato in azienda, 15% in punti di ricarica rapida e un’altro 15% nei punti di ricarica lenta nei centri commerciali. In Francia, invece, la ricarica domestica raggiunge il 75-80% dei casi.
Anche in Italia le infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici sono in crescita. Nel dicembre 2020, si contavano 19.324 punti di ricarica in 9.709 infrastrutture di ricarica pubbliche, con una crescita media del 39%. Le infrastrutture di ricarica sono passate da 7.203 a 9.709 (+2.506), mentre i punti di ricarica da 13.721 a 19.324 (+5.602). La ripartizione media delle infrastrutture pubbliche è dell’80% su suolo pubblico e del 20% su suolo privato a uso pubblico, come supermercati e centri commerciali.
Al riguardo, i riferimenti normativi sono la Direttiva DAFI e il Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNIRE), da cui derivano le definizioni di punti di ricarica e stazioni di ricarica ad accesso pubblico. Si chiama «punto di ricarica o di rifornimento accessibile al pubblico» un punto di ricarica o di rifornimento per la fornitura di combustibile alternativo o elettricità che garantisce l’accesso a tutti gli utenti.
I punti di ricarica si classificano di potenza standard, quando garantiscono il trasferimento di elettricità al veicolo elettrico a una potenza pari o inferiore a 22 kW, o di potenza elevata, se superiore a 22 kW. Per legge si suddivide tra:
- a ricarica lenta o slow: fino a 7 kW
- a ricarica accelerata o quick: superiore a 7 kW e pari o inferiore a 22 kW
- veloce o fast: superiore a 22 kW e pari o inferiore a 50 kW;
- ultraveloce o ultra-fast: superiore a 50 kW.
È considerata infrastruttura di ricarica (o colonnina o stazione di ricarica) l’infrastruttura che può ospitare uno o più punti di ricarica, in grado di ricaricare quindi anche più di un veicolo contemporaneamente.
Il futuro delle stazioni di ricarica elettriche al 2030
La mobilità elettrica è l’opportunità per la decarbonizzazione del settore che oggi incide per lo 0,1% sul totale dei veicoli in circolazione in Italia. Per raggiungere gli obiettivi europei in materia di decarbonizzazione è previsto un parco circolante di circa 6 milioni di veicoli elettrici al 2030 per i quali si stima siano necessari 31.500 punti di ricarica rapida pubblici.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) presentato dal Governo Draghi afferma che l’obiettivo complessivo dell’Italia è di oltre 3,4 milioni di infrastrutture di ricarica elettriche al 2030, di cui 32.000 pubblici, veloci e ultra-veloci. Il piano mette sul tavolo 750 milioni di euro di finanziamenti al 2026 per la realizzazione di circa 21.400 punti di ricarica. Al centro dell’intervento ci sono le colonnine di ricarica auto elettriche fast o ultra-veloci, pari cioè alla potenza di 50 kilowatt, da installare nelle città e nelle superstrade.
Da uno studio realizzato da Motus-E la mappa delle colonnine di ricarica pubbliche previste dal PNRR potrebbero configurarsi come mostra l’illustrazione sottostante.
Il Gruppo Fondiario Italia ti offre la possibilità della cessione del credito per gli interventi di Ecobonus 110 e Superbonus 110. Compila ora la domanda per l’analisi gratuita, i nostri tecnici ti risponderanno entro 48h.